L’utilizzo del car sharing come opzione di mobilità urbana è ormai un fenomeno comune. Ma i tassi di motorizzazione in Italia sono ancora molto alti e, dopo un periodo di stasi, recentemente hanno ricominciato a salire. La scelta di rinunciare all’auto privata per una mobilità intermodale che veda il car sharing come alternativo al possesso dell’auto è determinata da molti fattori diversi (culturali, di condizione familiare di lavoro ecc.). La convenienza economica è però un elemento fondamentale per consolidare questa scelta.
ICS, in collaborazione con il CIELI (Centro Italiano di Eccellenza sulla Logistica Integrata), ha affrontato questo aspetto, troppo trascurato dalla ricerca, elaborando uno studio sui costi reali e percepiti di possesso e uso dell’auto privata in funzione delle percorrenze annue. La ricerca si è basata su una vasta collezione di dati economici sui costi d’uso e di possesso per quanto riguarda i costi reali, e su un’ampia campagna di più di 1000 interviste dirette ad automobilisti per analizzare la percezione dei costi. Su questa base ha sviluppato un’analisi di convenienza economica dell’uso del car sharing (free floating e station based) come alternativa al possesso dell’auto privata, mettendo in luce i punti di forza e di debolezza economici dell’attuale offerta del servizio di car sharing.
La sintesi della ricerca è disponibile per il download